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Perché conviene avere l’obbligo dell’educazione finanziaria a scuola.

“Com’è possibile che già a 15 anni, sui temi come la gestione dei soldi e il risparmio, ci sia una differenza di alfabetizzazione finanziaria tra ragazze e ragazzi? L’Italia è l’unico Paese OCSE ad avere differenze di genere tra giovani. Per questo è necessario introdurre l’educazione finanziaria nelle scuole in forma obbligatoria…..”

Inoltre mi piace sottolineare il detto: “la maggior parte delle persone sopravvaluta quello che possono fare in un anno e sottovaluta ciò che può fare in dieci anni”.

Per approfondire clicca qui:  Perchè conviene avere l’obbligo dell’educazione finanziaria

22 ottobre 2021

 

Italiani-risparmio, la pianificazione non è una priorità

Da tre anni è stato istituito per legge ad ottobre “Il mese dell’educazione finanziaria”, perché si è visto che mediamente i cittadini /risparmiatori italiani hanno delle lacune di base che non permette loro di ottimizzare i propri sacrifici. Clicca il link per accedere al sito del governo Portale educazione finanziaria

In questa occasione vengono presentati i risultati delle varie ricerche sul comportamento degli italiani in ambito finanziario; anche quest’anno l’indagine ha evidenziato delle criticità e a mio avviso la più importante è la capacità di “vedere lontano”.

Tutti sappiamo che la nostra vita è fatta da tappe fisse che con il tempo arriveranno, ma pochi riescono a finalizzare le scelte di investimento ai specifici obiettivi di vita; lo dimostra il fatto che oggi 1.700 miliardi di euro sono fermi nei conti correnti (corrispondono a circa il 40% della ricchezza finanziaria).

Italiani-Risparmio

13 novembre 2020

ABC della finanza, perchè Togo e Zambia battono l'Italia

Anche se l’articolo è del 25 novembre 2015, ritengo possa essere molto utile una buona lettura, soprattutto in questo momento di grande “confusione finanziaria”.
Banche che vengono salvate, banche in difficoltà, tassi prossimi allo 0%, mercati finanziari che “ballano”; ma come orientarsi in tutta questa confusione?
Come può oggi il risparmiatore fare delle scelte consapevoli se la sua “Educazione finanziaria” è ridotta in questa maniera: 63^ nella classifica mondiale dietro a qualche paese africano.
Le domande fatte nell’indagine non sono complesse (provate a fare il test di 5 domande così da mettere alla prova la vostra conoscenza finanziaria: TEST) eppure solo il 37% degli italiani interpellati ha saputo rispondere correttamente.
Ci sono studi (l’Inghilterra lo insegna) che dimostrano che una maggiore cultura finanziaria ci permette di essere più ricchi.
La riflessione che sorge spontanea è: ma visto che l’italiano non ha una cultura finanziaria adeguata, come farà le sue scelte? Si ostinerà a fare da solo? Sarà in grado di scegliere il giusto intermediario, o continuerà a fidarsi solo delle conoscenze “pigre”?
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11 aprile 2016